venerdì 18 novembre 2016

Kira e l'autobus

Caro Hermes,
Questa settimana voglio raccontarti di quanto sia dura la vita di noi cani. I nostri padroni dicono spesso che noi facciamo la bella vita, ma non si rendono conto di quanto si sbaglino.
Ad esempio, ultimamente alla mia padrona piace tanto portarmi in autobus. E tu dirai: "almeno esci di casa e vedi posti nuovi". Sì, è vero. E mi piace! Pensa che quando arriviamo alla fermata, mi metto seduta buona a aspettare l'autobus. Ma, Hermes, hai presente salire su un pulmino, un posto completamente nuovo (perché anche se sembra sempre uguale, non è mai lo stesso), con mille odori nuovi che ti arrivano al naso e tu sei costretto a stare seduto in mezzo ai piedi del tuo padrone, con un sacco di persone che ti guardano, sorridono e ti chiamano come se fossi un peluche? E poi, Hermes, per salire sull'autobus ci vuole la museruola a paniere (che almeno contenesse del pane, dico io!). Meno male che la mia padrona mi risparmia almeno questa tortura. La porta legata al guinzaglio ma non me la mette.


Oh Kira,
non ti invidio! Diventerei pazzo accanto a tante persone che camminano e si muovono frenetiche. Già, quando l’umana traditrice mi porta da quella con il camice, miagolo a più non posso, disperato. Eppure sono dentro il trasportino… figuriamoci alla mercé di tutti!
Meglio a casa mia, con tutti gli agi. E, se proprio voglio uscire, provo a sgattaiolare dal balcone!
E, poi, guinzaglio o addirittura museruola??? Noooo!!! Pensa che da piccolo avevano il coraggio di mettermi il collare con due medagliette… da piccolo eh! Ma ci è voluto poco a imporre la mia volontà.

Hermes che non si fa sottomettere.

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