giovedì 31 marzo 2016

Hermes e l'arrivo della primavera

Cari a-mici,
sapete che qui la primavera è arrivata? C’è un bel tepore ed io passo le giornate a crogiolarmi al sole. Quando rientro in casa, l’umana mi dice che ho la pelliccia che scotta! 
«Hermes, stai un po’ in casa che c’è troppo caldo fuori!». 
Ma è matta? Lo ha capito che tutta la natura sta sbocciando? E dove ci sono alberi frondosi e fiorellini, cosa possiamo trovare?
Tantissimi insetti e uccellini gustosissimi.

Hermes che si mimetizza per fare gli agguati alle prede.


lunedì 28 marzo 2016

Hermes e la Pasqua

Cari a-mici,
ieri i miei umani sono stati fuori casa tutto il giorno. Sono rimasto con la gattaccia e avevo solo un po' di crocchini nella ciotola, che lei mi ha rubacchiato.
Quando finalmente sono rientrati, credevo avessero qualcosa di buono per farsi perdonare. Non potete nemmeno immaginare il mio sgomento quando li ho visti aprire una carta colorata con dentro del ... cioccolato!!!
Ma la tradizionale pappa con la carnina buona che fine ha fatto?

Hermes che soffre a digiuno.


venerdì 25 marzo 2016

Kira e la mountain bike

Hermes! Ciao belo! 
È iniziata la primavera! Non so come sia il tempo da te, ma qui fa caldo. La mia padrona è finalmente scesa in cantina a montare la bicicletta, quella bella, da usare per le gite lunghe. 
Sai Hermes, a me la bici piace fess, ma la mia padrona non mi porta mai con lei. E alura, set quel che fo mê? Lei la usa nel weekend, il resto della settimana la uso io, senza che lei lo sappia. Scherzo Hermes! Ghe rie mia ai pedai! So trop picinina! Però, mi piace immaginarmi mentre sfreccio su una due ruote. E allora mi metto il caschetto, perché la sicurezza non è mai troppa, e sogno di pedalare sui prati, in montagna. Sogno e basta, perché già a sognare mi viene il fiatone. Figuriamoci a pedalare. 

Un'altra cosa che mi piace è guardare le biciclette che mi passano accanto quando la mia padrona mi porta in collina. Io corro accanto ai ciclisti e li guardo come per dire: "ehi, umano. Io sono più veloce di te". Poi li supero, corro più su e li aspetto. Perché sono brava. Non voglio che pensino di non essere fatti per la mountain bike. Come me, invece. Io sì che sarei una campionessa di mountain bike, se solo arrivassi ai pedali. Del resto, il caschetto mi dona molto. Devo solo imparare a mettermelo meglio.




Kira, mia cara,
non sapevo che avessi un’umana tanto sportiva! La mia è una pigrona… sarà stata bradipo in una vita precedente. Non credo che sappia nemmeno andare in bici. In verità, sa andare poco anche su una macchina! Questo spiega perché io non abbia mai avuto il desiderio di fare sport (a parte il salto in alto sulla ringhiera, che è la mia specialità!). Di conseguenza, mai fatta una foto con bici o caschetto.
Sai, a miagolarla tutta, la mia umana ama le romanticherie: matrimoni, nastri, fiori, insomma… cose femminili senza utilità. 
Ora, a me può pure stare bene, se continua a riempire la mia ciotola con costanza e, soprattutto, se mi lascia del tutto estraneo a questi eventi. Meglio che tu non sappia come è riuscita a combinarmi per il matrimonio della zia Emma (d’accordo con lei!).


Hermes che in quell’occasione perse la sua mascolinità per la seconda volta (la prima fu dall’umana con il camice!)

giovedì 24 marzo 2016

Hermes e la cuccia a castello

Cari a-mici,
l’amaca è ormai un capitolo chiuso per me. Ho deciso di lasciarla alla gattaccia e di trovare un posto appartato tutto per me dove poter sonnecchiare in tranquillità.
Mentre lei dormiva, ho ispezionato tutti gli angoli della casa, finché mi sono infilato dentro una bella scatola, posta al primo piano del mio tiragraffi. 
Stavo già iniziando a sognare topolini da acchiappare, quando ho sentito dei movimenti sospetti nel piano di sotto. Ho dato un’occhiata e ho scoperto che Athena era già arrivata.
Certo, mi direte: «Dai, Hermes, almeno non ti si è messa sopra!».
Il problema è che non dorme, rompe soltanto!!!!

Hermes che non sa più che pesci pigliare.


lunedì 21 marzo 2016

Hermes e le lezioni di felinità 2

Miao a-mici,
il mio lavoro su Athena procede a rilento, a causa delle sue notevoli difficoltà di apprendimento. Appurato che non sa cacciare, ho deciso di buttarmi sull’agilità
«Allora, Athena, piegati sulle zampine di dietro, poi allungale al massimo e fai un grande balzo! ».
«E quelle davanti? Io ne ho quattro!».
«Pure io ne ho quattro, non ci vedi? Quelle davanti le usi per arrampicarti, no? O vuoi arrivare in alto sbattendo il muso?». 
Dopo tanti tentativi e rumorini che attestano lo sforzo: «Evviva!!! Evviva!!!! Sono saltata sul lavandino, e ora?». 
Non vi miagolo che fatica spiegarle come arrivare fin sopra l’armadio degli asciugamani. Ci ha provato più volte, ma con scarsi risultati. Non sono riuscito a capire se non sa mettere in pratica i miei consigli o se proprio non arriva a comprenderli.
«Ehm, Athena, guarda, va bene così per oggi».

Hermes dubbioso sulla riuscita dell’impresa.


venerdì 18 marzo 2016

Kira e l'incontro ravvicinato

Hermes! Ciao vecio! Come l'é che te stet? 
Set 'na roba? Chesta go propes de contatela. Hai presente quell'umana, come chiami tu i padroni, che tu definisci zia? Sì, dai, quella che scrive libri...Emma? Ghet capit o no? Ecco, brao, lê! L'ho vista eh! L'ho conosciuta! Sì sì. Pota, domenica la me padruna la ma fat na föra de casa e caminà, caminà, caminà. Siamo arrivate in centro e c'era la premiazione per la maratona. Pota, Hermes, me pensae che el premio l'era per me per töta chela caminada che la m'era fat fà. E invece no! Poi a un tratto l'ho vista, seduta sui gradini di una statua. Ovviamente sono corsa a farle le feste, anche se non sapevo chi fosse, ma mi ispirava fiducia. Lei ovviamente ha salutato prima me che la mia padrona. Avevi forse dei dubbi, Hermes? Pó, la me padruna, sturdida, la se ricordaa mia 'ndo l'era el ristorante. Cerca, cerca cerca, siamo arrivati. E io, da brava cagnolina obbediente, ho fatto la bravissima tutto il tempo. Mi sono anche guadagnata la polenta. Ovvio Hermes, non sono stata brava per far fare bella figura alla mia padrona, ma solo perché ne andava della mia reputazione. Quante coccole che mi ha fatto Emma. Pensa che se la mia padrona mi dice: "Kira, dov'è Emma?", salto sull'attenti, alzo le orecchie e, di solito, faccio anche andare la coda. Ovviamente so che non c'é, ma è più forte di me ormai!




Oh Kira, Kira, Kiraaaaaaaaaaaaaaaaaa,
ma perché voi Bau siete così, così… miagolerei INGENUI, per essere deliGatto?
Ho ben presente la zia Emma… per quanto tempo hai avuto modo di vederla? Qualche ora? Tzè, cosa sono poche ore rispetto a 20 giorni?
20 giorni e 20 notti in cui si è insinuata nella mia casa, nella mia stanzetta e nel mio divano. Poi passava dal divano alla sedia per banchettare e non mi ha mai fatto assaggiare nulla di ciò che mangiava! Era attaccata avidamente al cibo, esattamente come Athena. Ecco perché andavano così d’accordo!!! 
Se la mia umana dice: «Hermes, dov’è Emma?», io tra me e me miagolo: “spero il più lontano possibile da qui!!!”


Hermes che doveva farsi posto nel letto per godere di qualche raggio di sole.

giovedì 17 marzo 2016

Hermes e un'amaca per due

Cari a-mici,
ripenso con nostalgia allo scorso inverno, quando l’umana mi fece trovare in casa una bella cuccia sospesa, attaccata al calorifero… ahhh ci facevo dei sonnellini che erano una meraviglia, avvolto nel tepore.
Sogni infranti ormai, da quando c’è lei.
In genere se ne appropria ed io, vedendola occupata, mi arrangio come posso.
Ma c’è qualche rara, rarissima volta in cui la trovo vuota. È lì che mi aspetta! Miaooooo tutta per me!
Mi ci ficco e in pochi secondi sprofondo in un sonno pesante. 
Poi mi accorgo che di pesante non c’è proprio il sonno

Hermes che suo malgrado diventa materasso per Athena.


lunedì 14 marzo 2016

Hermes e la serpe allevata in seno

Cari a-mici,
la situazione è questa: mi sforzo di accettare Athena, di insegnarle le tecniche di felinità, anche perché l’umana sta sempre lì a riprendermi:
«Hermes, sii carino con lei! Non vedi che ti cerca?» «Hermes, fai piano che è piccolina!!!»
La verità è che la piccolina, quando non è osservata dagli umani, si trasforma in una vipera, pronta ad attaccare. Sono solo una vittima di violenze domestiche feline!
Poi, se decido di ribellarmi, fa in modo che l’umana se ne accorga e arrivi in suo soccorso… avete capito chi è la gattaccia?

Hermes quasi soffoGatto che ha rischiato di non scrivere più sul blog.


venerdì 11 marzo 2016

Kira e il rientro a casa degli umani

Caro Hermes,
un’altra settimana è trascorsa e è giunto nuovamente il momento di scriverti la mia letterina, puntuale come un orologio svizzero perché, non so se lo sai, ma tra i polentoni la puntualità è d’obbligo, soprattutto quella che riguarda il sedersi a tavola a mangiare.
La mia padrona, purtroppo, spesso non ha ben chiaro in mente il concetto. A differenza dei miei nonni, lei mangia quando le pare e piace. Ma il fatto che ghe piases a lê, significa mia che me piases a pò a mê! 
Sabato sera, per esempio, oltre a avermi lasciata sola in casa per un tempo incalcolabile, ben 30 minuti, se ne è andata senza darmi la mia pappona, una delle tante cose che mi spettano di diritto. Quello di nutrirmi è uno dei miei bisogni che da contratto lei deve soddisfare. E invece lei se ne è andata e è tornata con tutta calma, scambiando le mie sculettate e il mio abbaiare per gioia di rivederla. Ovvio, ero felice di rivederla, ma perché “padrona che torna a casa=cibo nella ciotola”. È matematico!
Vero Hermes? A po’ tê te set cuntent quando la tô umana la rientra a baita, neh? Inizi a immaginare i crocchini già nel momento in cui la tua umana esce, aspettando che ritorni.

Però, devo ammettere una cosa, Hermes. Io sono un cane. Sono felice per la pappona, ma poi, una volta avuta quella, non voglio che la mia padrona vada via di nuovo! Anche perché mi sono dimenticata di aggiungere nel contratto di adozione la clausola secondo cui ogni volta che rientra debba darmi da mangiare. Altrimenti probabilmente accetterei di vederla uscire anche 40 volte al giorno! 





Miao Kira, 
fare le feste all'umana che rientra? Le feste me le deve fare lei per ringraziarmi che non sono ancora scappato da questa prigione! Ho solo due miei balconi in cui miagolare tutta la mia frustrazione di releGatto in casa!
Perciò, quando rientra, uno sguardo di sufficienza può bastare. Al massimo, se mi rendo conto che è l'ora della pappa o del crocchino, mi dirigo silenziosamente verso la ciotola e lei sa che deve seguirmi!
Ora, non che non le voglia bene, ma è giusto che venga addestrata in modo tale che non abbia mai i dubbi sui nostri ruoli: io sono il re e lei l'apriscatole.
La notte comunque mi infilo dentro il suo letto e le faccio le fusine. Adoro tutto quel calduccio e lei pensa che sia per la sua presenza. Vedi come sono buono? Le faccio credere che sia così e lei dorme felice.

Hermes che agisce sempre per il bene dell'umana.







giovedì 10 marzo 2016

Hermes e il suicidio in diretta

Cari a-mici,
qui in Sicilia ci sono giorni in cui le temperature sono già primaverili e l’umana sta pensando a come adornare i balconi.
«Amore, prendiamo delle piantine rampicanti? No, no dei fiorellini in vaso! Anzi no, tutti e due!!!».
L’umano, si sa, accetta passivamente ogni sua scelta e meno male che è così, altrimenti io forse oggi non sarei qui a miagolarne con voi!
Comunque, ieri sono rientrati a casa con una pianta lunga lunga e profumata, posta su un vaso piccolo piccolo. Secondo me è per questo che durante la notte lei si è suicidata! Su dai, è chiaro! Si sarà sentita soffocare, le sarà mancato l’ossigeno… guardate, in verità, mi sono pure impressionato! E l’umano poi ha pure sgridato me per averla fatta cadere… io? Che miavolo c’entro io?

Hermes che ha prestato il primo soccorso ed è stato pure accusato ingiustamente.


lunedì 7 marzo 2016

Hermes e i lavori forzati

A-mici 
ricorderete che la scorsa settimana si era rotto il grande contenitore freddo. Finalmente lo abbiamo riparato… abbiamo, perché la mia zampa è stata fondamentale. Ma mica è finita qui! È stato lasciato tre giorni spento per poter buttare l’acqua in eccesso, così ho leccato quella che trovavo per terra, per verificare che fosse fresca, e poi ci ho sguazzato con i gommini, così l’umana, che ci vede poco, si accorgeva che c’era acqua da raccogliere. Insomma, ho fatto un lavoraccio! In verità, pure Athena ha fatto la sua piccola parte. 
Credo di essermi guadagnato un premio, o no?

Hermes che ha anche riempito il frigorifero e che vuole aiutare a svuotarlo delle cosine più buone.


venerdì 4 marzo 2016

Kira e lo sguardo ipnotizzatore

Hermes! È già passata una settimana dalla mia ultima letterina! Oggi voglio abbaiarti di cibo. Ti capita mai di guardare la tua umana in modo piuttosto eloquente? Io spesso guardo la mia padrona con due occhi che vogliono dire: "Sono qui, ho fame. Mi dai da mangiare?" Pota Hermes, secondo me, la g'ha qualche problema perché a olte la me capes mia! Me la varde e lê la segheta a mangià! E allora io cambio sguardo: mi vengono due occhioni a palla e inizio a ipnotizzarla. Poi piango un pochino, scocciata, per fare in modo che mi guardi negli occhi! È un aspetto fondamentale dell'ipnosi, sai Hermes? 
Di solito funziona! La mia padrona mi sgancia un bel pezzetto di polenta o di pizza! 
Però, Hermes, che fatica farsi dare da mangiare. Anche al tua umana è così tonta da non capire il tuo sguardo? Perché se anche lei è così, mi consolo!



Cara Kira,
partiamo dal presupposto che gli umani sono di una specie inferiore ed in quanto tale limitata. Però, se posso miagolartelo, secondo me sbagli qualcosa anche tu! 
Intanto, gli occhi a palla fanno pensare allo stupore o alla paura (per intenderci, io li faccio così quando vedo un Bau!). Lo sguardo della pretesa di pappa è strizzato. Prova a socchiudere gli occhi, a farli piccoli piccoli come un cinesino! Significa: “Umana, la ciotola non si riempie da sola” e non presuppone un “per favore”, quanto piuttosto un “ORA”.
Se poi proprio non ci arriva, perché la tua umana, la vedo, è poco sveglia come la mia, passa al piano B: tavolo! Abbaialo da sopra il tavolo!
Però, vista la mole, forse nel tuo caso è meglio che ti aiuti con una sedia!

Hermes che reclama la pappa nel modo corretto.

giovedì 3 marzo 2016

Hermes e il frigorifero

Miao a-mici,
ieri c’è stato un inconveniente serio. Si è rotto il grande contenitore freddo, quello in cui si trovano sempre tante cosine buone, e gli umani erano disperati. Hanno chiamato subito un omino con la tuta per farlo aggiustare.
In verità, era disperata pure Athena: «Hermes, e adesso come facciamo? Non andranno a male i nostri crocchini?». «No, Athena, non ti sei mai accorta che i crocchini non stanno nel frigo?».
«Ah meno male! E ora che fai?», continuava a miagolare. 
«Athena, vai via che sono cose da maschi!».
Per fortuna, l’omino, che si era allontanato a prendere un pezzo di ricambio, è ritornato subito e lei, gattaccia femmina paurosa, è scappata a zampe levate. 
Finalmente ho potuto svolgere il mio lavoro indisturbato, dirigendomi impavido anche dietro il grande contenitore.

Hermes superaddetto al controllo sulle riparazioni.