venerdì 20 maggio 2016

Kira e i concerti

Caro Hermes, 
yawnnnnn, che sonno! Ti è mai capitato di dover aspettare la tua umana fino a tardi? Ecco, la mia padrona ama andare ai concerti. Hai presente? Quegli eventi in cui ci sono umani che fanno casino, altri umani che saltano e ballano. Ecco, queste cose. Peccato che quando decida di andare, rientri sempre a casa tardissimo e io debba aspettarla sveglia, con gli occhi che si chiudono. Perché è inutile che dorma, poi lei arriva, accende la luce, salta nel letto come se si trovasse ancora in mezzo alla folla scatenata e inizia a guardare tutti i video che ha fatto. Con le cuffiette, eh? Ma è come se le cuffiette non le avesse! Mercoledi è andata proprio a uno di questi concerti, è tornata a casa relativamente presto, devo ammetterlo, ma Hermes, tu non puoi capire in che stato fosse. Sembrava me quando vedo la polenta. Esaltata, entusiasta, mancava poco che si mettesse a saltare. Meno male che la nonna aveva sonno e non ha fatto tante domande, altrimenti mi toccava anche sorbirmi il racconto di tutto quello che hanno detto, fatto, cantato. La cosa positiva sai qual è? Che finché ha guardato i video, mi ha fatto tante coccoline, per ringraziarmi di averla aspettata sveglia... come se lo avessi fatto per lei!

  


Kira, Kira,
ho ben presente il concetto di attesa! Ora, la mia umana è un po’ più decrepita della tua e ai concerti ci va poco, ma a volte le capita di uscire e di fare tardi. Io sono abituato ai miei crocchini notturni, quelli da sgranocchiare prima di andare a nanna, quindi la aspetto. Guardo l’orologio e aspetto.
Ma i minuti diventano ore e mi addormento.
Poi quando arriva, accende le luci e mi sveglia, pretendendo che io sia a disposizione!
Allora decido di non chiedere nulla e di lasciare che vada a dormire. 
Sai quanto è divertente svegliarla dopo un paio d’ore?

Hermes ra-gatto dispettoso.


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