venerdì 1 aprile 2016

Kira e il biscottino guadagnato


Caro Hermes,
Se non sbaglio tu hai già abbaiato, scusa, miagolato di tecniche per richiedere cibo e guadagnarselo. Be’ oggi ti abbaio io di quello che la mia padrona mi costringe a fare per guadagnarmi anche solo un biscottino. I lavori sono i più vari. Spesso, iniziano con la parola “seduta”. Allora io pianto il mio bel fondoschiena sul pavimento e aspetto che la mia padrona allunghi il biscottino portandolo proprio davanti al mio muso. Altre volte, dopo il “seduta” c’è “a terra”, il che significa che devo sdraiarmi per ottenere qualcosa. Oppure, usa la tecnica del pugno: tiene il biscottino chiuso nella mano e io devo aprirla a forza di musate e zampate. Ma, spesso, decide di rendermi le cose complicate: usa la tecnica del pugno, dopo avermi detto “a terra”. Non ti dico lo sforzo di alzare la zampa stando sdraiata. Oppure, peggio ancora, la tecnica del doppio pugno: in una mano c’è il biscottino, nell’altra no. Devo usare tutta la potenza del mio fiuto per scovare la mano giusta. La cosa peggiore, però, è quando decide di divertirsi lei e far esasperare me: nasconde il biscottino sotto al tappeto e io divento matta per recuperarlo e poi la nonna sgrida me perché lecco il pavimento. Oppure mi lancia la pallina e io devo correre a prenderla e portarla ai suoi piedi per avere del cibo. Cioè, ti pare? Grande e grossa come è la pallina lei non sa prendersela? E quando si mette in testa di farmi il servizio fotografico? Un biscotto per ogni posa! Dim te, Hermes! Ghet capit chel che go de fa per mangià argutina? sai qual é la cosa più assurda, Hermes? Che la me manda en confiusù! Mi fa segno di salire sulla cuccia per avere il biscotto, ma se lè la me parla mia, me capese mia se la völ che me se sinte sò söla cuccia o se la völ che me se sdraie, perché il gesto è simile! Pota, le la me diz nient! E me me se sdraie con le zampe davanti sulla cuccia. Faccio un misto di entrambi gli ordini, cosi, a scanso di equivoci. 




Kira cara,

ciò di cui mi parli è un argomento spinoso anche nella mia casa. Sai, ci ho messo un po’ di tempo ad addestrare l’umana. Non riusciva mai a capire da alcuni miei gesti cosa volessi. A parte che lo sanno pure i muri che l’unica cosa di cui ho bisogno sono i crocchini… per il resto so arrangiarmi da solo, mica mi serve lei!!! Comunque, con il tempo ho affinato le tecniche. Prima, rotolamento accanto alla ciotola: acqua. Poi, flebile miagolio: acqua. Infine, osservazione con insistenza dell’umana, seguendola in ogni stanza (sì, pure in quella da bagno!): acqua.
Oggi ho capito che solo in un modo riesco davvero ad attirare la sua attenzione e a raggiungere il risultato. Quindi posso miagolare: fuoco!


Hermes che si arrampica nei mobili più alti della casa e che scende solo se l’umana riempie la ciotola.

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